L’impressione era che avesse un fretta impressionante, che alle 20 e 30, dovesse fiondarsi verso chissà quanti altri appuntamenti. Ma cominciamo dal principio (e come mi chiederebbe il Cappellaio Matto, quando arrivo alla fine, mi fermo.)
E’ una sera fredda ma serena. Con i tempi che corrono (questa frase mi rende molto vecchia) BabEle si assicura di non andare sola all’appuntamento per vedere l’appartamento e con grande riconoscenza si porta dietro Uomo che le allevia l’ansia con battute e i risolini soppressi in un autobus verso uno strano signore coi capelli bianchi rimasto un po’ troppo affezionato agli anni ottanta. Come accordati telefonicamente, ci posizioniamo di fronte al civico di quello che secondo l’agente era “Un bell’immobile di metà novecento” e che invece secondo BabEle era “Un brutto casermone con un ingresso ancora più brutto”. Il nervoso la assale e fortunatamente Uomo la riporta con i piedoni per terra. Ansia. Piedoni per terra. Paranoia. Piedoni per terra.
Ecco l’agente immobiliare AgentePrescia che compare al telefono probabilmente fingendosi impegnato e fissando un altro appuntamento per dieci minuti dopo.
AgentePrescia: «Salve, piacere. AgentePrescia.»
Uomo: «Piacere, Uomo.»
BabEle: «Salve.»
AgentePrescia rimpinza Babele di domande a cui lei ha già risposto telefonicamente. Con gli occhi, intanto, capta tutto. L’orrendo ingresso. Il piano a cui salgono. Con le orecchie in allerta avverte ogni rumore. E, non ci voleva certo Sherlock Holmes, si accorge che in casa ci sia un’altra coinquilina che ben si guarderà dal farsi vedere.
AgentePrescia tenta di far passare questo come un bellissimo palazzo dicendo che è quasi una fortuna che io abbia la possibilità di vederlo e avere una stanza al suo interno. Uomo rimane in silenzio. Studia AgentePrescia probabilmente cercando di coglierne il punto debole per partire all’attacco salvando così la sua dolce pulzella in pericolo (okok… Mi attengo alla storia, scusate).
AgentePrescia: «Oooh.. Eccoci. Allora questo è l’ingresso. Come vedete la casa è ristrutturata. Vi faccio vedere uno dei due bagni.»
Nel dire questo apre la porta di un buco di bagno accendendo la luce per qualcosa come 4 secondi e richiude tutto.
AgentePrescia: «Il secondo bagno.»
Altri 2 secondi.
AgentePrescia: «Ecco.. La grande cucina abitabile.»
Qui i nostri prodi riescono ad entrare. Vengono elogiati i due frigoriferi, di cui uno sembra avere una ventina di strati di croste sopra. AgentePrescia ci tiene a specificare che gli elettrodomestici sono nuovissimi. La cucina non entusiasma nè BabEle nè Uomo che hanno già la loro idea sulla casa. La stanza dovrebbe contenere due lesbiche (quelle dei filmini però, non quelle vere) che si sbaciucchiano, per la gioia di lui, e Jeff Buckley in carne ed ossa seduto sulla scrivania a cantare canzoni tutto incluso nel prezzo per quella di lei, per convincerli che questa casa è perfetta. Aperta la porta della prima stanza, non c’è traccia nè di Jeff, nè delle due lady.
AgentePrescia: «Come vedete, la stanza è stata appena ristrutturata. I mobili sono buoni e non di Ikea. Le serrande sono elettriche. Un nuovissimo armadio spaziosissimo. Abbiamo degli interruttori per accendere e spegnere le luci dal letto e sono segnalate con dei led. La stanza è molto luminosa e…»
BabEle: «Molto carina, sì. Ma quante coinquiline ci sono? Io le dicevo che cambio casa per problemi con le coinquiline…»
AgentePrescia: «Attualmente due. Al massimo.. Al massimo.. Quattro. Cinque.»
BabEle: «…»
Uomo: «…»
AgentePrescia: «Si.. Tutti i comfort insomma.»
BabEle: «E questa viene CifraGiusta?»
AgentePrescia: «No. Quella è andata via proprio stamattina. Questa viene CifraLeggermenteAlta.»
BabEle: «E in questo è compreso cosa?»
AgentePrescia: «Ogni mese c’è da versare il contributo forfettario di PochiEuro.»
BabEle: «Internet e telefono?»
AgentePrescia: «C’è possibilità di mettere il telefono in ogni stanza.»
BabEle: «…»
Uomo: «…Ed è compreso nelle spese che diceva prima?»
AgentePrescia: «…»
BabEle: «…»
Uomo: «…»
AgentePrescia: «…Quello in caso sarebbe da vedere all’interno della casa…»
BabEle: «Quindi attualmente non è attivo… E non è compreso…»
AgentePrescia: «C’è possibilità di mettere il telefono in ogni stanza.»
In silenzio, vagamente imbarazzato, lasciano la stanza e si dirigono verso l’altra. La tiritera è la medesima solo che qui c’è un meraviglioso terrazzo (secondo piano) che affaccia su un panorama magnifico: il traffico di una delle vie più usate di Roma. Questa la propone a PrezzoSpropositato e a distanza di meno di dieci minuti dal loro ingresso, i prodi escono dal palazzo con la promessa che entro sabato qualcuno si rifarà vivo. Seh. Come no.
BabEle: «Si.. Certo.. Ma hai…»
Uomo: «Aspetta.»
Camminano.
BabEle: «…»
Uomo: «Aspetta.»
Camminano.
BabEle: «…»
Uomo: «Aspetta.»
Camminano.
BabEle: «…visto che roba?»
Uomo: «Pensi di dirgli di no? No perchè il fatto che in una stanza nel 2010 ci siano gli interruttori per accendere e spegnere il lampadario mi sembra un punto più che positivo. Come hai visto, infatti, AgentePrescia ci ha tenuto a specificarlo più e più volte. Hai visto? Gli interruttori hanno anche i led per essere visti al buio. Valgono proprio PrezziSpropositati queste stanze, sì sì.»
VoceConfusa: «Gnognina!!»
BabEle si volta e vede AgentePrescia che li segue, un po’ inquietata si ferma e torna indietro.
AgentePrescia: «Scusi… Ma se mi richiama sabato dovrei sapere il suo cognome…»
BabEle: «E’ sempre lo stesso. Sempre LeScaleDi.»
AgentePrescia: «Buona serata.»
BabEle: «Altrettanto…»
Avanti il prossimo!
Grazioso e raccolto monolocale abitato da due inquilini con cui dividere le spese
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