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Posts Tagged ‘comicità’

E’ stato quando si sono abbassate le luci che ho capito che il pop corn XL non sarebbe mai bastato per i trailer iniziali. E’ un buon inizio. Una calda aspettativa crea in me un senso di vuoto allo stomaco che va riempito in fretta e con foga. Ecco i titoli di apertura. La musica allegra promette un film frizzante ed ironico. Fabio DeLuigi si presenta come Ezio Colazzi e vuole scrivere un film. Ecco che, allora, inizio a seguirlo mentre porta a spasso Gianni (il suo cane) o scorrazza in bicicletta in giro per una bellissima Milano.

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…è bene che mi stia seduto a circa due poltrone di distanza (avendo le braccia molto lunghe, una è troppo poca).

E’ fastidioso perchè:

  • Se è un momento di stacco nelle battute, tipicamente c’è la musica che aiuta a affondare nel senso delle immagini e se c’è, io voglio sentirla.

  • Se è un momento di dialogo, l’applauso di uno attira l’applauso di altri che fanno perdere il filo e le battute salienti: non siamo a teatro, gli attori non smettono di parlare se sentono un applauso.

Quello che in assoluto trovo più fastidioso è il fatto che si rida sguaiatamente ad una battuta facendo scattare poi l’applauso: non, ripeto NON, siamo a Zelig.

Ora…

Da Wikipedia: L’applauso è fin dall’antichità un modo per esternare la propria approvazione e il proprio consenso a una o più persone. Già gli antichi romani applaudivano i gladiatori vittoriosi nelle arene. Tale manifestazione consiste nel battere i palmi delle mani ripetutamente producendo un suono secco e forte, che solitamente unito agli applausi di altre persone risulta simile a uno scroscio.

Al cinema chi accidenti stai omaggiando con il tuo applauso? C’è il regista imboscato nella platea? O forse il cast? O forse il direttore alla fotografia? AAAAAH!! C’è la comparsa che fa il cassiere nella quarta inquadratura della sesta scena, no?

E poi basta con questo abuso d’applauso. In un momento in cui siamo circondati da scrittori, musicisti, artisti , comici e attori appena mediocri, centelliniamo con attenzione l’applauso, affiniamo il nostro senso critico, promettiamo di far emergere dal mucchio soltanto chi ne è davvero meritevole. Arduo compito eh? Impegnamoci, tutti insieme e ricordate, ora e sempre…

Questo è un abuso. Scatta un fragore ogni quattro secondi e di divertente non c’è assolutamente nulla. Non solo non dovrebbero esserci applausi, non dovrebbero esserci risate, non dovrebbe esserci pubblico.

Questo è un uso corretto degli applausi. Nè troppi che diventano fastidiosi interrompendo ritmo e cadenze, nè troppo radi che aumenterebbero troppo la tensione sulle battute successive. Fino al secondo minuto non scatta nessun applauso. E quando scatta è per un luogo comune che viene condiviso da tutta la popolazione.

Per cui eccomi a fare un appello al vostro senso critico: prima di applaudire, o più in generale lodare, qualcuno, chiedetevi sempre se ne vale la pena.

Grazie grazie, non dovevate.

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Finalmente un otopio!

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